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"I popoli non dovrebbero temere i propri governi:
sono i governi che dovrebbero temere i propri popoli."
- V (da John Basil Barnhill)
Abstract, atti e registrazioni audio degli interventi
Tommaso Grassi - Consigliere del Comune di Firenze
Marco A. Calamari - Centro HERMES / Progetto Winston Smith
Saluto degli organizzatori
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Diego Giorio
Quale privacy verrà dalle grandi banche-dati pubbliche?
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Immaginare il futuro guardando al passato ed alle sue tendenze
Una privacy assoluta non vi è mai stata
privacy è aumentata con l’anonimato dei grandi centri urbani
WEB e big data rendono mondo un piccolo villaggio
Gli Stati generano banche dati sempre più centralizzate ed interconnesse
Una potenzialità non è un obbligo, ed i calcolatori sono programmabili
La privacy sarà soprattutto quella che noi vorremo costruire: immaginare il futuro è più facile se lo si costruisce.
Carola Moncada - Associazione AGreenment
Impact of relationship sicurezza e privacy nei social network (JUST/2011-2012/DAP/AG/3255)
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I tempi cambiano e gli adolescenti crescono nell’era digitale, sviluppando più competenze informatiche di quante ne avessimo noi da adolescenti.
Il nuovo millennio è fatto di social network, ci sono social network per cercare lavoro, per avere consigli su come gestire un orto o su interessi in moda viaggi e tanti altri…e in questa realtà si calano i social più utilizzati come FACEBOOK, TWITTER, YOUTUBE, ASK.FM.
L’allarme arriva da tutto il mondo, a causa dell’uso inappropriato che alcuni fanno di questi mezzi di comunicazione online.
La preoccupazione nasce, a causa di problemi come cyber-bullismo, pedofilia e furto d’identità.
Il progetto Impact of relationship, programma JUST/2011-2012/DAP/AG/3255,
finanziato dalla Comunità Europea tramite il Programma Daphne,
gestito dall'Associazione AGreenment e da altri 27 partner Europei.
Sicurezza e privacy nei social network
Avv. Giuseppe Nicosia - Circolo dei Giuristi telematici
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Processo telematico, avvocati telematici e privacy
Il mondo della giustizia appare rispettoso , formalmente , dei dettami della normativa sulla privacy ma in realtà tuttora manca un rispetto sostanziale della stessa e i medesimi operatori non riescono a trovare un equilibrio fa condotte, esigenze di speditezza e rispetto delle norme sul trattamento dei dati personali.
All'alba dell'introduzione in via generale del Processo civile telematico ed attendendo le nuove previste iniziative per una sempre maggiore informatizzazione degli uffici e delle procedure, si procederà ad una indagine della situazione esistente ed a individuare le criticità emerse, proponendo nuove possibili vie.
Avv. Andrea Rui - Clusit
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I giovani, la Privacy ed il loro (e nostro) futuro
Il futuro dei cittadini e l'economia del nostro Stato dipendono già a breve termine dalla riduzione del grave digital divide culturale esistente. E la Privacy che verrà non dipende soltanto dall'hardware e dal software che utilizziamo. Purtroppo ad oggi il paese non ha una strategia organica nei confronti dei cittadini e soprattutto dei giovani.
Avv. Marcello Bergonzi Perrone
La controversa giurisprudenza sui reati di opinione a mezzo internet,
e sulla responsabilità del provider e dell'hosting provider,
anche alla luce della Sentenza della S.C. sul noto caso Google/Vividown.
(intervento non tenuto, slide gentilmente messe a disposizione dal Relatore)
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La giurisprudenza degli ultimi anni, sia civile, sia penale, è spesso risultata ondivaga in tema di diritto di espressione e web, al punto da rivelare pronunce che hanno lasciato ampia incertezza non solo tra i singoli utilizzatori dei nuovi media di comunicazione, ma anche tra gli stessi fornitori dei servizi. Il bilanciamento degli interessi costituzionalmente rilevanti, il diritto all'onore, alla privacy, all'oblio e alla riservatezza, da un lato, e alla libertà di opinione, dall'altro, sembrano soffrire di forti divergenze interpretative da parte delle diverse corti di merito, ed anche di legittimità.
La recente sentenza della Suprema Corte di Cassazione sembra aver fugato alcune incertezze interpretative, ma per la giurisprudenza il web si può ancora dire veramente libero?"
Epto - OnionMail project / Tramaci.org
OnionMail
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OnionMail è un server di posta Open Source pensato per funzionare tramite rete Tor. Utile per creare Tor Hidden service di posta.
Il funziomento di OnionMail è praticamente identico a qualsiasi altro server SMTP / POP3 con alcuni particolari e funzioni interessanti studiate appositamente per l'utilizzo su rete Tor.
Con questo server di posta puoi inviare e ricevere email da internet e da tor aumentando la tua privacy e proteggendo i metadati.
Simone Bonavita, Carlo Bernardi, Mattia Reggiani
Frontiere future e futuribili della Social Media Security
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Sempre più aziende decidono di avere un proprio spazio all’interno dei Social Media, con lo scopo di migliorare il rapporto con i clienti, promuovere le campagne pubblicitarie, fidelizzare i clienti ed aumentare il loro mercato. Ma siamo consapevoli dei problemi e dei rischi che nascono utilizzando un Social Media in ambito aziendale? Siamo attenti a problemi quali trattamento dei dati sensibili, protezione della privacy, protezione del marchio e della web identity? Esistono delle policy aziendali che regolano la gestione del Social Network? Esiste un piano di Incident Response per un attacco di tipo Social? Quanto si investe nella sicurezza Social? Quante aziende sono già state colpite da un attacco social?
È questo il quadro nel quale viene introdotta la Social Medial Security, un ramo ancora poco definito della sicurezza informatica, che fonde aspetti informatico-giuridici ad un framework
tecnologico per offrire un maggior controllo dei Social Network, garantendo maggiore protezione della privacy, dei dati sensibili e dell’immagine aziendale. In relazione a ciò vengono prodotti i
risultati delle nostre ricerche ancora in corso.
Avv. Valentina Longo - Assoprovider
Educazione digitale, un efficace antivirus contro il Cyberbullismo
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Definizione di “Cyberbullismo”, analisi di contesto, dati statistici ed episodi di cronaca,
commento al “Codice di autoregolamentazione per la prevenzione ed il contrasto del Cyberbullismo”.
L’educazione digitale, tra iniziative in corso e prospettive future.
Avv. Marco Ciurcina - StudioLegale.it
Corpo digitale e sovranità tecnologica
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L'intervento si propone di esplorare la nozione di "sovranità tecnologica" alla luce dell'esperienza giuridica di alcuni paesi sudamericani, che, non da ieri, hanno trovato nella tutela della "sovranità tecnologica" la strada per coniugare le istanze di libertà digitale e la tutela degli interessi dello stato.
Si osserva come i recenti trends tecnologici (computazione remota e controllo di massa) rendono evidente a molti che tra le funzioni d'uno stato moderno occupa un ruolo primario quella di tutelare il corpo digitale dei propri cittadini.
Tutela del corpo digitale e della sovranità tecnologica dello stato stanno ridisegnando il dibattito sui temi delle libertà digitali riconfigurando il dibattito in corso nel continente europeo.
Avv. Prof. Stefano Aterno
Il Privacy Officer: questo sconosciuto
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Il privacy officer è un ruolo aziendale con competenze giuridiche e informatiche la cui responsabilità principale è osservare, valutare e organizzare la gestione del trattamento di dati personali (e dunque la loro protezione) all'interno di un'azienda, affinché questi siano trattatati in modo lecito e pertinente, nel rispetto delle normative vigenti.
Dalla lettura degli art. 35, 36 e 37 del Regolamento, emerge chiaramente l’inserimento di una nuova figura indipendente con marcate caratteristiche di vigilanza e di controllo. Una figura che ricorda molto l’ODV della legge n. 231/2001.
La funzione del privacy officer sembra, non solo di grande capacità e responsabilità ma soprattutto di grande indipendenza. Le norme attualmente presenti nel Regolamento gli attribuiscono quei poteri necessari ad esercitare questo difficile compito ? Oppure il Regolamento sta creando, e noi stiamo parlando di una figura inutile e già prevista dalle norme ?
Avv.
Fulvio Sarzana di S.Ippolito Avvocato, Studio legale Sarzana e Associati
La privacy dei cittadini e delle imprese negli ordini di blocco all’accesso nei
confronti degli intermediari delle autorità penali ed amministrative
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Nel corso degli ultimi due anni si sono moltiplicati gli ordini di blocco all’accesso di siti internet da parte delle Autorità penali, civili ed amministrative.
Gli ordini di blocco, e l’identificazione dei soggetti ritenuti responsabili di vari illeciti, pone però dei rilevanti problemi di identificazione dei navigatori telematici e problemi in ordine all’interruzione delle comunicazioni.
La relazione analizzerà la casistica e indicherà alcuni possibili soluzioni.
Avv. Nicola Gargano - Amadir www.amadir.it
Il processo al processo telematico:
problemi, vulnerabilità, soluzioni e prospettive nel processo civile telematico a pochi mesi dell’obbligatorietà
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La relazione affronta le problematiche connesse alla scadenza del prossimo 30 giugno 2014, quando il
processo civile telematico diventerà obbligatorio. Ma gli avvocati e i tribunali sono pronti? L’inevitabile e
positiva innovazione verso una giustizia completamente digitale è veramente esente da rischi?
Avv. Nicola Fabiano - Studio Legale Fabiano
Il futuro della privacy: dalla Privacy by Design ad uno standard
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La 32ma Conferenza internazionale dei Garanti privacy nel 2010 ha approvato la risoluzione
sulla Privacy by Design (PbD).
Lo stesso tema è stato oggetto di attenzione e normazione da parte del legislatore europeo.
Propongo il progetto di uno standard privacy worldwide fondato sulla chiave della PbD.
Dott. Francesco Stabile -
Cattedra di Informatica Giuridica dell’Università degli Studi Milano Bicocca
B.Y.O.D. Utilizzare i propri dispositivi in ambito lavorativo
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Le prassi di Bring Your Own Device sono lo strumento attraverso cui viene regolato l’utilizzo dei dispositivi personali durante le attività lavorative. Il BYOD solleva
problematiche in svariati ambiti del diritto, ma in particolare di privacy e controllo a distanza dei lavoratori.
Fernanda Faini
Quale equilibrio fra trasparenza, apertura e privacy nello scenario del d.lgs. 33/2013?
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Il decreto Trasparenza (d.lgs. 33/2013) ha riacceso l’annosa questione dal bilanciamento fra trasparenza e privacy. Il d.lgs. 33/2013 si occupa espressamente del profilo, in particolare nell’art. 4, significativamente rubricato “limita alla trasparenza”, cercando di disegnare un equilibrio possibile fra le due istanze.
Nel d.lgs. 33/2013 la trasparenza si amplia nei suoi contenuti, si rafforza negli obblighi, diventa ordinata, effettiva, strutturata e la sua osservanza da parte delle amministrazioni pubbliche viene vigilata e sanzionata: nelle disposizioni la trasparenza trova una forte “àncora” costituzionale, costituendo strumento imprescindibile e riconosciuto per raggiungere le finalità costituzionali dell’agire pubblico. D’altra parte il diritto alla protezione dei dati personali, quale fondamentale diritto della persona e sua diretta esplicazione, necessita di quella tutela attribuita e regolamentata a livello europeo e nazionale. Necessariamente, pertanto, i due principi devono trovare un’armonica convivenza nell’agire concreto delle pubbliche amministrazioni.
L’intervento ricostruisce le disposizioni più rilevanti sotto questo profilo e cerca di segnare il punto di equilibrio fra le due esigenze, che possono risultare difficilmente conciliabili, ma che condividono esigenze, quali la necessità di qualità delle informazioni.
La ricerca di un possibile bilanciamento oggi è ancora più complessa poiché la trasparenza nel quadro normativo attuale evolve nella sua natura e sposa il principio di apertura (open data): il dato non solo è messo a disposizione della collettività, ma è da questa riutilizzabile.
La “privacy che verrà” dovrà necessariamente armonizzarsi con le istanze di trasparenza e apertura espresse dalla società contemporanea.
Carlo Blengino e Monica A. Senor - Studio Legale Catalano Penalisti Associati Fellows di Nexa, Center for Internet & Society
Una ragionevole aspettativa di privacy
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mp3 (Senor)
e
mp3 (Blengino).
Si sta profilando un concetto dinamico di privacy che tratteggia nuovi
confini al diritto fondamentale alla protezione dei dati, erodendo
il principio cardine del consenso al trattamento e generando nuove
e più complesse aspettative di riservatezza e nuove dimensioni nella cd. privacy di gruppo.
Ing. Giovanni Pellerano - Hermes Center for Transparency and Digital Human Rights
Whistleblowing: GlobaLeaks ed i suoi utilizzatori
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Vi ricordate di GlobaLeaks? GlobaLeaks è una piattaforma free software a supporto del whistleblowing anonimo presentata ad E-Privacy negli anni scorsi.
A seguito del fenomeno Wikileaks, la piattaforma nasce tra un gruppo di amici con l'obiettivo ambizioso di supportare la nascita di progetti di whistleblowing a fini di interesse pubblico. A tre anni dalla nascita del progetto conosciamo gli adopters e quello che è il loro utilizzo reale della piattaforma.
Avv. Francesco Paolo Micozzi - Studio Legale GM-Lex - Array
Il d.lgs. 33/2013. Trasparenza e privacy: una coesistenza possibile?
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Il decreto legislativo 33/2013 in tema di trasparenza e lotta alla corruzione nella PA ha introdotto una serie di obblighi di pubblicazione sui siti della PA che, anche in considerazione delle modalità stabilite dall'art. 7 del medesimo decreto legislativo hanno suscitato una serie di interrogativi in materia di trattamento dei dati personali. Il talk si propone di affrontare questi profili anche evidenziando le differenze tra ipotesi di pubblicazione obbligatoria e ipotesi di pubblicazione facoltativa e termini di permanenza in rete delle informazioni pubblicate.
Avv. Giovanni Battista Gallus - Studio Legale GM-Lex - Array
Là dove osano i Droni, part 2
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A dicembre dello scorso anno l'ENAC (Ente Nazionale per l'Aviazione Civile) ha introdotto il regolamento che disciplina l'uso dei Droni. Tale regolamento (che era stato preannunciato nella precedente edizione di e-privacy) contiene un esplicito riferimento al codice della privacy che pone alcuni interessanti interrogativi agli operatori di diritto. Come si concilia l'utilizzo degli aeromobili telecontrollati con il rispetto della privacy?
Avv. Valerio Edoardo Vertua - DFA (Digital Forensics Alumni)
iPad come strumento di lavoro: tutela della privacy
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L'iPad, vista la sua grande diffusione, per tanti è divenuto uno strumento fondamentale per il proprio lavoro e le questioni inerenti la privacy e la sicurezza dei dati sono quindi fondamentali. Spesso questo e strumenti analoghi comportano le problematiche inerenti a quello che va sotto il nome di BYOD. L'intervento vuole quindi analizzare le principali vulnerabilità del device proponendo tutta una serie di accorgimenti per un suo uso efficiente ma nello stesso tempo sicuro.
Monica Gobbato. Avvocato foro di Milano, docente e collaboratrice di Assodigitale
#oltrelaprivacy ossessione, perversione ma anche reputazione di una vita-connessa
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L'intervento mira ad illustrare lo scenario digitale attuale in cui si vive costantemente connessi. Tra tv, diritto critica, di cronaca e privacy. Sarà fatto riferimento al diritto all'oblio nell'ambito del Nuovo Regolamento Europeo Privacy, ma anche ai dati dei recenti eventi multimediali da Sanremo 2014 al Grande Fratello, con particolare evidenza della partecipazione degli utenti via Twitter. E di come i social influenzano i vecchi media.
Maria Grazia Porcedda - Istituto Universitario Europeo, Dipartimento di Legge
Presentazione dei risultati del progetto “SURPRISE”
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Presentazione dei risultati dell’evento partecipativo del progetto europeo (FP7) SurPRISE sulle opinioni di 200 cittadini della provincia di Firenze sulla relazione tra privacy, sicurezza, e sorveglianza, con particolare riferimento al deep packet inspection e alla geolocalizzazione degli smartphone.
Giulia Petragnani Gelosi -
Collaboratrice alla cattedra di Information Technology and Law, Alma Mater Studiorum Bologna
Geotagging e privacy locazionale: vantaggi e rischi
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Questo intervento descrive le implicazioni del geotagging, ovvero l'inserzione
di informazioni di localizzazione all'interno di documenti o fotografie,
sulla privacy delle persone. Dopo un inquadramento nel contesto di digital
e mobile forensics, vengono approfondite le tecniche utilizzate per condividere
e determinare la localizzazione fisica delle persone; si tratta di procedure
spesso automatiche in quanto i soggetti possono condividere informazioni
personali anche inconsapevolmente. Si analizzerà poi la funzionalità di
queste tecniche e dell'uso di geo-data per attacchi nel mondo reale.