Qualche inverno fa, mi ricordo il segretario di casa, Jack Straw,
che suggeriva che gli Speaker's Corners (luoghi dove chiunque puo' parlare
liberamente ed in forma anonima, come a Londra in Hyde Park: N.d.T.)
avrebbero dovuto essere sistemati
in ogni città. Sono sicuro che sarà contento di sentire che,
lui faceva questa proposta, qualcuno sulla rete stava tranquillamente
sviluppando la sua idea. Questo progetto adesso è vicino al poter
essere sfruttato, così che potrebbe essere interessante vedere l'uso
che ne fa Straw.
Il progetto si chiama Freenet, e si definisce come "un deposito
di informazioni unico al mondo che immagazzina e distribuisce informazioni,
basato sulla richiesta". Il suo progettista, Ian Clarke, ha scritto
il software come progetto del suo ultimo anno all'Università di
Edinburgo. Free-net è importante perché permette la pubblicazione
non censurabile e anonima di documenti sulla rete.
Ciò che offrono i sistemi peer-to-peer, come Freenet, viene usato
per pubblicare copie di racconti di Stephen King, documenti sovversivi
cinesi, software libero, e l'equivalente digitale di sesso, droga
e rock'n'roll
Freenet non è censurabile, perché è radicalmente decentralizzato.
Confrontiamolo, per esempio, col cliccare sul servizio di news www.cnn.com
per leggere le vostre notizie, e poi prendere la vostra pagina web
direttamente da una casella di proprietà della AOL Time Warner.
Se qualcuno volesse porre termine a questo flusso di notizie, tutto
ciò che dovrebbe fare sarebbe -nobble- la casella della Warner,
o effettuare un ingiunzione nei confronti dell' azienda.
Quando prendete un documento da freenet.sourceforge.net
lo scaricate da una macchina dei vostri compagni Freenetters. Ogni
documento potrebbe essere scambiato tra centinaia di persone. Il
processo è anonimo perché non si può mai sapere quale via ha preso
il documento per raggiungere quei server. E' come se ogni macchina
che usa freenet si stia, in parte, comportando come un ramo dello
Speaker's Corner. Oltretutto potete sperare che ciò che leggete
sia liberamente discutibile perché, al contrario dello Speaker's
Corner, con Freenet potete rimanere anonimi.
Clarke originariamente ha rilasciato Freenet nel giugno 1999.
Poco dopo, un nuovo programma chiamato Napster colpisce la rete,
con un più grande successo. Napster, il programma di scambio per
MP3, riguardava la musica libera, che attirava più che il libero
discorso - specialmente per l'industria musicale puntata al profitto,
la quale ha subito tentato di farlo chiudere.
Quando Napster venne condannato da una corte statunitense l'anno
scorso, la gente si rese conto che se si fossero trasferiti gli
MP3 con Freenet, sarebbe stato pressoché impossibile essere fermati,
e improvvisamente un sacco di gente si interessò molto alla creazione
di Clarke.
I sistemi come Freenet hanno un problema a catena. Se sono troppo
oscuri, non molta gente li usa, e se non li usa molta gente, non
sembrano funzionare molto bene. Creato da circa due anni, Freenet
ora ha probabilmente raggiunto la dimensione critica. La settimana
scorsa, ho provato - solo come esperimento, lo capite - a inserire
una parte di "The Big Breach", il libro di spionaggio vietato in
Gran Bretagna, su Freenet. Ha funzionato come un sogno. Dopo che
la corte di appello questo mese ha ordinato a Napster di smettere
di infrangere copyright, questo ha iniziato ha chiedere abbonamenti,
e ci sono così ancora più ragioni di cambiare verso
Freenet. Ci sono qualche centinaio di migliaio di Speaker's Corner
che presto fioriranno.
Danny O'Brien collabora alla newsletter on-line Need to Know
(www.ntk.net)